
Ripartiremo il 7 febbraio 2026 da Venezia per una nuova missione di Sorrisi d’Africa. Come volontari, ogni anno raggiungiamo il Senegal per portare materiali e sostegno ai bambini Talibé e alle comunità rurali. Le nostre valigie saranno piene di quaderni, penne, riso, sapone e vestiti: tutto frutto di mesi di raccolte e iniziative solidali.
Una volta atterrati a Dakar, ci prenderemo il tempo necessario per organizzare i carichi e poi partiremo verso la prima tappa, la Dhaara di Mbour, una delle tante scuole coraniche dove vivono i Talibé. Sono bambini spesso affidati dalle famiglie a maestri religiosi e costretti a sopravvivere con pochissimo. Qui distribuiremo vestiario e beni essenziali, ascolteremo i bisogni della comunità educativa e documenteremo le condizioni dei piccoli allievi, molti dei quali vivono in ambienti precari e dipendono dalle elemosine per il proprio sostentamento.
La missione proseguirà poi verso l’interno del Paese, nel villaggio di Ablaye, dove ci attenderà una giornata di festa con i bambini sostenuti a distanza. È una tradizione che ogni anno trasforma il villaggio in un’esplosione di colori, danze, tamburi e sorrisi. Porteremo materiale scolastico e riceveremo in cambio piccoli doni artigianali, simboli di gratitudine e di legame, mentre le famiglie prepareranno piatti speciali per accoglierci, nonostante le poche risorse a disposizione.
Nel villaggio visiteremo anche la scuola di cucito, un progetto che sta crescendo e che permette a ragazze e ragazzi di imparare a realizzare grembiuli, borse e vestiti. È un’iniziativa che contribuisce a creare un’economia locale e offre loro maggiore autonomia e nuove prospettive per il futuro.
L’impegno verso i Talibé rimane uno dei punti centrali della nostra missione. Sono bambini spesso invisibili, che vivono lontani dalle famiglie e senza tutele, e che grazie a iniziative come la nostra riescono a ricevere un supporto concreto e un’attenzione che altrimenti mancherebbe.
Dopo gli ultimi incontri a Dakar, rientreremo in Italia. Ma il nostro lavoro non finirà con il viaggio di ritorno: torneremo con nuove idee, nuovi progetti e con la consapevolezza che ogni missione è solo una tappa di un percorso più grande. La promessa, come sempre, è già stata fatta: ritornare, continuare a costruire ponti e portare ai bambini del Senegal non solo materiali, ma soprattutto presenza, ascolto e speranza.
Ecco il percorso del nostro viaggio:
